Dopo il via libera al Senato anche la Camera approva la risoluzione della maggioranza sui provvedimenti anti-Coronavirus.
Dopo lo scivolone del 6 ottobre la Camera approva la risoluzione della maggioranza sui provvedimenti anti-Coronavirus, tra cui la proroga dello stato di emergenza. Il provvedimento passa con 253 voti a favore, 3 voti contrari e 17 astenuti. Mancano i voti dei deputati dell’Opposizione, che ha deciso di astenersi dalla votazione.
La Camera la risoluzione sui provvedimenti anti-coronavirus presentati in Aula dal ministro della Salute Roberto Speranza
Dopo due votazioni a vuoto per il mancato raggiungimento del numero legale, la Camera vota e approva le risoluzioni della maggioranza sulle comunicazioni del Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto in Parlamento nella giornata del 7 ottobre per fare il punto sulle misure contenute nel nuovo dpcm e per proporre la proroga dello Stato di emergenza fino al prossimo 31 gennaio 2021.
Per procedere con la votazione regolare si è deciso che anche i parlamentari assenti perché in isolamento fiduciario a causa del coronavirus risultassero come assenti perché in missione. In questo modo la Camera ha superato l’inaspettato scoglio del numero legale, di fatto abbassando la soglia del quorum per il raggiungimento del numero legale.
Via libera alla proroga dello Stato di emergenza
Con il voto favorevole della Camera, il governo incassa il via libera per la proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 gennaio. Si tratta di una decisione fortemente contestata dalle Opposizioni.
Attesa per il nuovo dpcm
Stando alle indiscrezioni emerse a mezzo stampa, il governo sarebbe comunque intenzionato a rimandare di una settimana il nuovo dpcm. Si procederebbe così con la proroga di una settimana delle vecchie norme. Alla scadenza della proroga si procederebbe con l’approvazione del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Scatta però da subito l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto con multe fino a 1.000 euro per chi non rispetta le disposizioni.